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Phigital Talk: il lavoratore irrequieto, ovvero, il fenomeno del Job Hopping e le sue contromisure

22 Novembre 2023


Si è concluso da pochi giorni il Forum Risorse Umane organizzato da Comunicazione Italiana che ha visto la partecipazione del nostro Responsabile HR Domenico Bruno, a testimonianza del lavoro e della visione "Open" che Altergon Italia sta perseguendo. Una mentalià aperta alle sfide del futuro e del cambiamento, basando la sua filosofia sugli aspetti umani più intimi legati all'esperienza aziendale come evoluzione delle emozioni positive e delle abilità che ognuno può sprigionarne al suo interno. Tra le tante tematiche trattate , il Dott. Bruno è stato coinvolto nel Phigital Talk dal tema: "il lavoratore irrequieto, ovvero il fenomeno del Job Hopping e le sue contromisure" dandone un significato ed una chiave di lettura moderna. In particolare queste le sue parole:

"Prima di parlare di qualsiasi fenomeno nelle aziende, dovremmo dare per assunto che rispetto alle practice del passato, oggi, per una organizzazione è fondamentale e naturale accettare il cambiamento. Partendo da ciò il fenomeno del job hopping è una conseguenza del cambiamento del modo di intendere e vivere il lavoro, soprattutto negli ultimi anni. Va accettato? forse, ma è importante indagare il fenomeno per potersi orientare ed eventualmente prevenirlo sia internamente evitando che un nostro collaboratore diventi un job hopper sia esternamente valutando attentamente le candidatura di un profilo che apparentemente potrebbe incarnare un job hopper per via delle esperienze di lavoro troppo ravvicinate. Per cui Il fenomeno del job hopping può essere visto da due prospettive diverse ma fondamentali, come capacità di engagement del talento che continua a rimanere nella nostra azienda e sia come capacità di attrarre talenti quando incarnano apparentemente la cosiddetta "tesi di discontinuità.


Nel primo caso importante partire per le nuove e future selezioni o assunzioni dall'onboarding che diventa così un passaggio cruciale per creare un legame solido basato su fiducia e responsabilità, ma che spesso implica anche l'aver un filo conduttore e comune di valori e principi condivisi sentiti come propri. Chiarezza e trasparenza devono accompagnare le nuove generazioni nel racconto dell'azienda e di ciò che ognuno può generare partendo dal contributo personale all'organizzazione in quanto valore assoluto. Partendo dal concetto capovolto secondo cui "nessuno è necessario, ognuno è indispensabile" ovvero non dobbiamo pensare di essere necessari o utili in azienda a tal punto da non facilitare il passaggio di conoscenza, ma al contrario di pensare che ognuno in azienda è un unicum dal punto di vista umano e personale. Le persone devono sentirsi speciali, coinvolte, abilitate ai valori in cui credono e che devono necessariamente collimare con quelli aziendali come la sostenibilità, l'inclusione, la parità di genere, generando così attenzione e cura con la partecipazione. Tutto questo in un processo di onboarding ma allo stesso modo l'esperienza può e deve fare la differenza sull'ingaggio ed il senso di appartenenza delle persone. Per cui le persone sentiranno la "Scelta dell'appartenenza" e non solo in quanto parte dell'organizzazione.Dobbiamo aiutare ed abbiamo noi HR l'onere della ricerca del senso del lavoro nelle nostre persone , dobbiamo accoglierle ed accompagnarle nel loro percorso e nella loro esperienza. Come HR abbiamo il dovere di educare le persone attraverso un visione aperta e l'ascolto attivo. E' necessario riportare l'organizzazione verso il rispetto e il giusto riconoscimento del lavoro attraverso l'accoglienza delle esperienze personali.


Quando riceviamo la candidatura, un profilo di una persona che ha cambiato diverse aziende in un arco di tempo relativamente breve, occorre sempre valutare e non generalizzare. Dobbiamo analizzare caso per caso per non porci limiti con il pregiudizio e rischiare di perdere una candidatura invece interessante per noi e dare una opportunità lo stesso potenziale candidato. Per cui è importante l'ascolto delle motivazioni, immedesimarci cercando di capirne le ragioni e con la nostra esperienza valutare quanto quelle motivazioni siano reali e concrete, con ascolto vero."